sabato 10 dicembre 2011

Filetto impanato... Dopo 3 ore a 55,5 gradi centigradi

i miei figli adorano la carne impanata, la classica cotoletta alla milanese, la adorano, non c'è nulla da fare, non che sia un problema, però fino ad oggi non sono riuscito a trovare nessuna scusa per mettere sottovuoto pure quella e cuocerla per un po' di ore a bassa temperatura.

Poichè sono un fissato mi sono inventato uno speciale trattamento per poter finalizzare un piatto di carne cotta sottovuoto proprio impanandola e friggendola in un po' di burro.

La ricetta ispiratrice altro non è che il filetto di fassone impanato alla milanese dell chef bistellato Davide Scabin

qui la video ricetta disponibile su youtube :



Naturalmente la mia versione è pensata per sfruttare la mia SVM al massimo !

La procedura prevede la cottura di un filetto per 3 ore a 55,5°C (senza nessuna aggiunta di condimenti) e quindi il taglio in pezzi delle dimensioni simili a quelle della video ricetta sopra... l'impanatura è doppia prima con grissini e poi con pangrattato esattamente come nella ricetta di Scabin, la cottura in burro necessità di poco meno di 5 minuti (dato che la carne all'interno è già perfetta).


come salsa di accompagnamento ho recuperato dal freezer un po di salsa barbecue (vi ricordo la ricetta : Acqua q.b., Salsa di pomodoro 300 gr,  Cipolla 80 gr,   Aceto bianco 40 ml,  Zucchero di canna 50 gr,   Senape 2 cucchiaini,  Peperoncino q.b.,  Burro 50 gr,  sale q.b.,  pepe q.b.,   tabasco q.b.,    worcesterschire q.b. in un tegame ampio (padella) far soffriggere lentamente la cipolla tritata e l’aglio nel burro, aggiungere l’aceto e far evaporare, aggiungere la salsa di pomodoro la senape lo zucchero il peperoncino e gli altri ingredienti a seconda del proprio piacere….più o meno piccante.
Cuocere il tutto per non più di una trentina di minuti. A cottura ultimata filtra il tutto asportando così tutti i pezzetti di cipolla, aggiungere acqua in modo che il tutto diventi sufficientemente liquido non deve essere ne cremoso ne troppo "stile" glassa), ma secondo me anche una salsina "acida" a base di limone/maionese/senape ci sarebbe stata bene !


sabato 3 dicembre 2011

Arrosto sottovuoto a 63°C

Rieccomi con un esperimento non troppo riuscito, dal quale però penso si possa imparare.
Volevo cucinare sottovuoto un bel pezzo d'arrosto utilizzando la temperatura consigliata da un genio della cottura come Massimo Bottura (3 stelle michelin).
Ho recuperato una noce di manzo che ho scottato in padella con il classico soffritto e con un po di rosmarino,


l'intingolo ottenuto l'ho congelato e inserito nel sacchetto del sottovuoto insieme alla carne.


L'ho quindi cotto per 24 ore a 63°C


una volta recuperata la carne dopo la cottura, ho conservato i liquidi prodotti e li ho fatti restringere in una padella per alcuni minuti (con un risultato veramente apprezzabile)


la carne è stata quindi affettata, inserita nell'intingolo e portata in forno ad una temperatura adatta al servizio


il risultato ? beh la noce di manzo è un taglio troppo magro per una cottura del genere, quindi un effetto lessato ha un po' rovinato le aspettative...
La prossima volta proverò con un taglio più adatto suggerito dall'amico Enrico Bartolini (punta, pancia o guanciale...).